L’Istituto è sede del “Corpus dei Manoscritti Copti Letterari” (CMCL), un importante archivio fotografico fondato e diretto da Tito Orlandi che raccoglie il maggior numero di testi e frammenti della letteratura cristiana copta. Il CMCL è il frutto di un progetto dell’Unione Accademica Nazionale, patrocinato dall’Union Académique Internationale, al quale collaborano Sapienza - Università di Roma e l’Istituto Patristico.
L'impresa del Corpus dei Manoscritti Copti Letterari è nato negli anni settanta con fini essenzialmente limitati alla ricostituzione dei codici copti provenienti dalla biblioteca del Monastero Bianco, smembrati e dispersi nelle raccolte d'Egitto, Europa ed America; oltre che alle ricerche sulle opere in essi conservate. Nel corso delle ricerche bibliografiche e codicologiche il raggio di interesse e d'azione si è ampliato, fino a comprendere tutta la letteratura copta ed i manoscritti che la tramandano, risalenti ad un periodo compreso fra il IV ed il XII sec. Sono stati perciò costituiti archivi di notizie e di fotografie di manoscritti che per la loro ampiezza e la loro unicità sono stati giudicati di interesse e di utilità internazionali.
L'impresa ha potuto giovarsi via via della collaborazione (a diverso ti tolo e per motivi scientifici o pratici) dei seguenti organismi: Istituto di Papirologia dell'Università degli Studi di Milano; Istituto di Studi del Vicino Oriente della Sapienza - Università di Roma; Centro di Studi per la Civiltà Fenicia e Punica del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Istituto per l'Oriente, Roma; Dipartimento di Studi Storico-religiosi della Sapienza - Università di Roma; Istituto Patristico "Augustinianum" della Pontificia Università Lateranense; biblioteca del Pontificio Istituto Biblico, Roma.